Meta intende utilizzare i contenuti dei social media pubblicati dagli utenti europei delle sue piattaforme per addestrare i suoi modelli di intelligenza artificiale Llama.
La suite di strumenti di intelligenza artificiale generativa dell'azienda, chiamata "AI at Meta", è disponibile solo in alcuni Paesi, ma Meta ha in programma di lanciarla presto anche in Europa.
In un post sul blogMeta ha dichiarato di aver bisogno di addestrare i suoi modelli utilizzando i contenuti dei social media pubblicati dagli utenti europei delle sue piattaforme per rendere i suoi strumenti di intelligenza artificiale più rilevanti per loro. Il problema è che le leggi europee sulla protezione dei dati sono ferocemente protettive nei confronti dei dati personali.
Meta ha spiegato: "Se non addestriamo i nostri modelli sui contenuti pubblici che gli europei condividono sui nostri servizi e su altri, come i post o i commenti pubblici, i modelli e le funzioni di intelligenza artificiale che essi alimentano non riusciranno a comprendere con precisione le lingue, le culture o gli argomenti di tendenza importanti a livello regionale sui social media".
Il post sottolineava anche che OpenAI e Google lo fanno già, quindi agli europei dovrebbe andare bene che Meta usi i loro contenuti pubblici di Facebook e Instagram per addestrare i suoi modelli.
Le argomentazioni sulla violazione o meno di questo Leggi sulla privacy GDPR sono in corso, ma i termini di servizio aggiornati di Meta entreranno in vigore il 26 giugno 2024 in Europa.
Non sono affari tuoi
Il gruppo di difesa della privacy NOYB (None of Your Business) ha presentato denunce in 11 Paesi europei, chiedendo alle autorità di avviare una procedura urgente per bloccare immediatamente questa modifica.
Max Schrems, fondatore di NOYB, ha dichiarato: "Meta sta sostanzialmente dicendo che può utilizzare 'qualsiasi dato da qualsiasi fonte per qualsiasi scopo e renderlo disponibile a chiunque nel mondo', purché sia fatto tramite la 'tecnologia AI'".
"Questo è chiaramente l'opposto della conformità al GDPR. 'Tecnologia AI' è un termine estremamente ampio. Proprio come 'utilizzare i vostri dati nei database', non ha un vero e proprio limite legale. Meta non dice per cosa utilizzerà i dati, quindi potrebbe essere un semplice chatbot, una pubblicità personalizzata estremamente aggressiva o addirittura un drone killer".
"Meta dice anche che i dati degli utenti possono essere resi disponibili a qualsiasi 'terza parte' - il che significa chiunque nel mondo".
Schrems ha affermato che l'approccio logico sarebbe stato quello di consentire agli utenti di accedere ai loro dati, ma Meta ha scelto un "modulo di opt-out nascosto e fuorviante". Almeno gli europei hanno un modulo di opt-out. Non è un'opzione per gli utenti di altri Paesi.
Meta afferma di "non utilizzare i messaggi privati delle persone con amici e familiari per addestrare i nostri sistemi di intelligenza artificiale".
Per quanto riguarda il resto, Meta sostiene che dovrebbe essere un gioco da ragazzi, a meno che gli utenti europei non scelgano espressamente di non partecipare. Se Meta procederà in questo modo, anche i vecchi account europei di Facebook e Instagram inattivi o dimenticati verranno aggiunti al mucchio di dati per l'addestramento dell'intelligenza artificiale.