I ricercatori hanno sviluppato un esame del sangue potenziato dall'intelligenza artificiale in grado di prevedere l'insorgenza del morbo di Parkinson fino a sette anni prima della manifestazione dei sintomi.
Il studioIl progetto, guidato da scienziati dell'University College London (UCL) e dell'University Medical Center Goettingen in Germania e pubblicato su Nature Communications, potrebbe sbloccare trattamenti precoci e mirati per rallentare la progressione di questa malattia neurodegenerativa debilitante.
La malattia di Parkinson è un problema di salute globale in aumento e colpisce quasi 10 milioni di persone in tutto il mondo, tra cui oltre 1 milione di individui negli Stati Uniti e 150.000 nel Regno Unito.
La malattia è caratterizzata da sintomi quali tremori, difficoltà di movimento, rigidità muscolare, problemi di equilibrio, problemi di memoria, vertigini e dolore ai nervi. SI sintomi insorgono a causa della morte delle cellule nervose della "substantia nigra", una parte del cervello responsabile del controllo dei movimenti.
Attualmente non esistono trattamenti in grado di arrestare o invertire la progressione della malattia e la maggior parte dei pazienti riceve la diagnosi solo dopo che i sintomi si sono già sviluppati. Come ha spiegato la dottoressa Jenny Hällqvist dell'UCL, coautrice dello studio, "Le persone vengono diagnosticate quando i neuroni sono già persi. Dobbiamo proteggere quei neuroni, non aspettare che siano scomparsi".
Questo innovativo esame del sangue potenziato dall'intelligenza artificiale è in grado di prevedere la malattia di Parkinson con un'accuratezza fino a 79% fino a sette anni prima che i sintomi si manifestino.
Notizie sulla ricerca 📣
Una ricerca finanziata dal Parkinson's UK mostra la promessa di un sangue
test che potrebbe identificare il Parkinson prima che si manifestino i sintomi del movimento.Leggete la storia completa e cosa significa per le persone affette da Parkinson 👉🏽 https://t.co/2LwhkHRXbf pic.twitter.com/yxTZHRSgJQ
- Parkinson's UK (@ParkinsonsUK) 18 giugno 2024
Per saperne di più sullo studio
Ecco come funzionava lo studio:
- Identificazione di potenziali biomarcatoris: Lo studio è iniziato analizzando campioni di sangue di pazienti con Parkinson diagnosticato di recente e di controlli sani, utilizzando tecniche avanzate di spettrometria di massa. Questo ha permesso ai ricercatori di identificare 47 proteine espresse in modo diverso tra i due gruppi.
- Sviluppo di un esame del sangue mirato: Dalle analisi iniziali, il team ha sviluppato un esame del sangue mirato per misurare i livelli di 121 proteine specifiche.
- Convalida del test: I ricercatori hanno quindi applicato il test mirato a campioni di sangue di un gruppo indipendente di pazienti affetti da Parkinson, di controlli sani, di individui con altri disturbi neurologici e di pazienti con disturbo isolato del comportamento nel sonno REM (iRBD), un noto fattore di rischio per il Parkinson. Ciò ha confermato che 23 delle proteine misurate differivano significativamente tra i pazienti con Parkinson e i controlli sani.
- Applicazione dell'apprendimento automatico: I dati della fase di convalida sono stati utilizzati per addestrare modelli di apprendimento automatico per distinguere tra la malattia di Parkinson e i controlli sani in base ai livelli di proteine. Un modello che utilizza solo otto proteine è stato in grado di classificare correttamente i campioni di Parkinson e quelli sani con una precisione di 100%.
- Risultati: Per confermare ulteriormente i risultati, i ricercatori hanno perfezionato il test e lo hanno applicato a un gruppo separato di 54 pazienti affetti da iRBD che avevano fornito 146 campioni di sangue nel corso del tempo. I modelli di apprendimento automatico hanno previsto che 70-79% di questi campioni erano simili al Parkinson, e alcune di queste previsioni sono state fatte fino a sette anni prima che i soggetti sviluppassero i sintomi del Parkinson.
L'équipe ha ora in programma di semplificare ulteriormente il test, consentendo ai pazienti di spedire semplicemente una goccia di sangue su un cartoncino al laboratorio per l'analisi.
Il professor David Dexter, direttore della ricerca di Parkinson's UK, un'organizzazione benefica che ha contribuito a finanziare lo studio, ha lodato i risultati, dichiarazioneI risultati si aggiungono a un'entusiasmante attività recente volta a trovare un modo semplice per testare e misurare il Parkinson". Ha anche suggerito che il test potrebbe essere in grado di distinguere tra il Parkinson e altre condizioni simili.
Sebbene siano necessari studi più ampi per convalidare l'accuratezza e l'affidabilità di questo esame del sangue potenziato dall'intelligenza artificiale, esso rappresenta un enorme passo avanti nella ricerca di una diagnosi precoce della malattia di Parkinson.
Non è la prima volta che l'intelligenza artificiale viene impiegata per identificare i fattori di rischio o i segni del Parkinson.
Non molto tempo fa, i ricercatori ha sviluppato un test della vista che potrebbero identificare la malattia prima che si sviluppino i sintomi.
Il progetto AlphaFold di Google, in corso da tempo, è promettente per scoprire con precisione come si sviluppano malattie come il Parkinsone i ricercatori dell'Università di Cambridge hanno sviluppato un modello di scoperta di farmaci per il Parkinson che erano 1000 volte più veloci dei metodi convenzionali.
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