Avete mai sentito Johnny Cash cantare "Barbie Girl" o Sinatra rappare "Gangsta's Paradise"? Potreste desiderare di non averlo fatto.
L'intelligenza artificiale ha reso possibili alcuni dei più fantastici mash-up musicali che si possano immaginare e che stanno raccogliendo milioni di visualizzazioni sui social media.
https://www.youtube.com/watch?v=HyfQVZHmArA
Le case discografiche, come Universal Music, non sono contente dell'enorme attenzione suscitata dai mash-up dell'intelligenza artificiale su piattaforme come YouTube e stanno negoziando con Google la concessione di licenze per le voci e le melodie.
I mash-up di musica AI sono esilaranti, ma sono la punta di diamante per gli artisti preoccupati che la loro voce venga usata per raccogliere liberamente visualizzazioni.
Jeffrey Harleston, consigliere generale di Universal Music, ha espresso queste preoccupazioni ai legislatori statunitensi, dichiarando: "La voce di un artista è spesso la parte più preziosa del suo sostentamento e del suo personaggio pubblico, e rubarla, a prescindere dai mezzi, è sbagliato".
Per combattere i mashup dell'intelligenza artificiale che succhiano le visualizzazioni agli artisti veri, le fonti rivelano che l'obiettivo è offrire ai creatori strumenti legittimi per creare questi brani e compensare i proprietari dei diritti d'autore.
Agli albori di YouTube, i video creati dagli utenti spesso incorporavano musica protetta da copyright, dando luogo a una serie di battaglie legali seguite da accordi pubblicitari che fruttano all'industria musicale $2mld all'anno.
L'amministratore delegato di Warner Music, Robert Kyncl, ha espresso ottimismo sul potenziale dei mashup di intelligenza artificiale a vantaggio degli artisti, sottolineando che questi ultimi dovrebbero essere in grado di scegliere di partecipare.
Universal Music ha inoltre esortato le piattaforme di streaming come Spotify e Apple a limitare l'accesso ai loro dati da parte degli strumenti di intelligenza artificiale senza un'adeguata autorizzazione, al fine di contrastare lo scraping automatico di musica per usi di intelligenza artificiale.
IA e musica: una relazione in via di sviluppo
L'intelligenza artificiale non è penetrata nell'industria musicale nella stessa misura della scrittura o delle arti visive, ma c'è tutto il tempo per farla entrare.
A maggio, un artista britannico ha pubblicato il primo album interamente generato dall'intelligenza artificialee generatori di testo-audio come AudioCraft di Meta rivoluzionerà la produzione audio e il sound design.
Mentre l'intelligenza artificiale impara a padroneggiare l'audio, i musicisti si chiedono quando sarà il loro turno.
Sebbene sia difficile fingere l'autenticità della musica creata dall'uomo, è probabilmente solo una questione di tempo prima che voci, melodie e composizioni convincenti possano essere create tramite una semplice richiesta di testo.
La musica è diventata più democratica e accessibile nel corso del tempo, ma l'impatto di ciò potrebbe essere piuttosto estremo.