Alla WWDC 2023 Apple ha presentato numerosi prodotti, tra cui il tanto atteso Apple Vision Pro, un nuovo MacBook, computer desktop Mac e nuove versioni di iOS. Un'unica assenza: l'intelligenza artificiale generativa in qualsiasi forma.
La gamma di prodotti Apple è sempre stata elegante e mirata, come il suo marchio e l'immagine generale dell'azienda, quindi forse non sorprende che non sia stata travolta dalla frenesia dell'IA generativa che ha coinvolto Microsoft e Google.
Dopo tutto, Apple ha creato una formula vincente per i suoi prodotti molto tempo fa, quindi perché complicarla spingendo sull'IA generativa?
Detto questo, l'IA generativa - che crea contenuti a partire da suggerimenti o altri input - potrebbe essere utile per le app iOS e per il suo assistente vocale Siri, un tempo precursore tra gli assistenti vocali e ora in ritardo. Prima o poi, le app e i servizi basati sull'intelligenza artificiale diventeranno la norma.
Apple non è scossa dall'IA generativa
Ad aprile, il CEO di Apple Tim Cook ha detto che l'IA generativa era "molto interessante", ma Apple avrebbe adottato un approccio "deliberato e ponderato". Tuttavia, l'azienda avrebbe presentato decine di annunci di lavoro per ingegneri di machine learning (ML), compresi quelli specializzati in "Natural Language Processing and Speech Technologies", il che lascia intendere che stia lavorando alle proprie IA dietro le quinte.
Vale la pena sottolineare che Apple è uno dei titoli tecnologici con le migliori performance del 2022 e 2023, con una crescita di oltre 40% dall'inizio dell'anno. Quindi la mancanza di IA generativa non sta avendo un impatto finanziario in questo momento. Al contrario, alcuni analisti ritengono che sia una mossa intelligente da parte di Apple evitare l'IA generativa, poiché a) è già troppo tardi e b) probabilmente sa che i suoi clienti non la vogliono o non ne hanno bisogno.
Matt Turck, investitore presso FirstMark Capital, ha dichiarato a WiredLa realtà è che Apple è un po' indietro rispetto ad altri, come Microsoft e Google, nel campo dell'IA generativa, quindi ha scelto intelligentemente di posizionarsi come se stesse facendo la propria corsa nell'IA, invece di cercare di recuperare terreno con gli altri".
Apple è stata attenta a evitare altre tendenze, come il metaverso - una parola che evita di usare per non essere associata a Meta, i cui prodotti VR non sono riusciti a realizzare le loro ambiziose visioni.
Al contrario, Apple definisce il suo auricolare Apple Vision Pro VR un "dispositivo di elaborazione spaziale". È un prodotto impressionante, con doppio chip di elaborazione, batteria esterna e 20 telecamere, sensori e microfoni.
Il dibattito se Apple sia un'azienda di hardware o di software risale a decenni fa, ma una cosa è certa per ora: non è un'azienda di intelligenza artificiale.