Il governo britannico rivela la "Dichiarazione di Bletchley" del vertice sulla sicurezza dell'IA

1 novembre 2023

Vertice sulla sicurezza

Al Vertice sulla sicurezza dell'IA, le nazioni di tutto il mondo hanno dichiarato il loro impegno a garantire uno sviluppo, una diffusione e un utilizzo sicuri e responsabili dell'IA.

Il Dichiarazione di Bletchley, come è stato ufficialmente intitolato, è stato firmato da 28 Paesi partecipanti e dall'UE.

La Dichiarazione sottolinea la necessità che i sistemi di IA siano "centrati sull'uomo, affidabili e responsabili", riconoscendo il ruolo critico dell'IA nel migliorare "il benessere, la pace e la prosperità dell'umanità". 

I Paesi partecipanti hanno dichiarato di voler sfruttare l'IA per "la crescita economica inclusiva, lo sviluppo sostenibile, l'innovazione, la protezione dei diritti umani e la promozione della fiducia pubblica".

Poiché le tecnologie dell'IA permeano vari ambiti della vita quotidiana, tra cui la salute, l'istruzione, i trasporti e la giustizia, la Dichiarazione sottolinea il sentimento di controllare l'IA e di incanalarla verso un beneficio collettivo.

Naturalmente, si tratta di un documento ampiamente simbolico, che non definisce un percorso particolare verso una regolamentazione reciprocamente concordata. 

Tuttavia, la dichiarazione sottolinea esplicitamente i rischi per la sicurezza posti dai modelli avanzati di IA, spesso chiamati "modelli di fondazione", e chiede misure proattive per mitigare i potenziali danni.

La dichiarazione incoraggia i Paesi ad adottare "un approccio di governance e normativo favorevole all'innovazione e proporzionato", considerando i benefici e i rischi associati all'IA. 

La Dichiarazione chiede inoltre una responsabilità condivisa tra tutti gli attori, comprese le nazioni, le aziende, la società civile e il mondo accademico, nel garantire la sicurezza dell'IA. Sottolinea la necessità di una collaborazione internazionale e di adottare politiche per colmare il divario digitale tra Paesi più e meno avanzati tecnologicamente.

Nell'affrontare i rischi dell'IA, la Dichiarazione stabilisce un'agenda chiara che si concentra sull'identificazione delle preoccupazioni, sulla costruzione di una comprensione dei rischi basata su prove scientifiche e sullo sviluppo di politiche basate sui rischi nei vari Paesi. 

Si impegna inoltre a sostenere una rete internazionale di ricerca scientifica sulla sicurezza dell'IA di frontiera, con l'obiettivo di fornire la migliore scienza disponibile per la definizione delle politiche.

I Paesi partecipanti hanno espresso il loro impegno a sostenere il dialogo globale sull'IA, a partecipare a forum internazionali e a proseguire la ricerca sulla sicurezza dell'IA di frontiera.

I Paesi che hanno firmato la dichiarazione sono:

  • Australia
  • Brasile
  • Canada
  • Cile
  • Cina
  • Unione Europea
  • Francia
  • Germania
  • India
  • Indonesia
  • Irlanda
  • Israele
  • Italia
  • Giappone
  • Kenya
  • Regno dell'Arabia Saudita
  • Paesi Bassi
  • Nigeria
  • Le Filippine
  • Repubblica di Corea
  • Ruanda
  • Singapore
  • Spagna
  • Svizzera
  • Türkiye
  • Ucraina
  • Emirati Arabi Uniti
  • Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord
  • Stati Uniti d'America

Il primo giorno del Summit ha visto gli interventi di leader come Kamala Harris e Rishi Sunak, tra gli altri. 

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Sam Jeans

Sam è uno scrittore di scienza e tecnologia che ha lavorato in diverse startup di intelligenza artificiale. Quando non scrive, lo si può trovare a leggere riviste mediche o a scavare tra scatole di dischi in vinile.

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