I termini aggiornati di Google relativi all'uso di materiale generato dall'intelligenza artificiale o di altro materiale "non autentico" nella pubblicità politica entreranno in vigore a metà novembre.
I nuovi termini richiedono che le pubblicità politiche includano un'informativa "chiara e visibile" se gli annunci includono "contenuti sintetici che raffigurano in modo non autentico persone o eventi reali o dall'aspetto realistico".
La politica si applica a immagini, video e contenuti audio. La divulgazione non sarà richiesta se, ad esempio, l'IA viene utilizzata per l'editing che non ha alcuna rilevanza sull'autenticità delle affermazioni contenute nell'annuncio.
A poco più di un anno dalle elezioni presidenziali degli Stati Uniti, le discussioni sull'IA e sul suo potenziale di potenziamento della disinformazione politica sono sempre più accese. I nuovi termini di Google non menzionano specificamente l'IA, ma i progressi degli strumenti di IA generativa sono probabilmente al centro della sua ultima mossa.
Gli esempi riportati nelle condizioni aggiornate rendono abbastanza chiaro il tipo di annunci che necessitano di un'informativa evidente per essere visualizzati:
- Un annuncio con contenuto sintetico che fa sembrare che una persona stia dicendo o facendo qualcosa che non ha detto o fatto.
- Un annuncio con contenuto sintetico che altera il filmato di un evento reale o genera una rappresentazione realistica di un evento per raffigurare scene che non hanno realmente avuto luogo
Negli ultimi mesi, abbiamo già visto alcune contenuti politici che potrebbero essere oggetto di di questi nuovi termini.
Come questo video generato dall'intelligenza artificiale che pretendeva di mostrare come sarebbe stato un futuro distopico se Biden fosse stato rieletto nel 2024.
Se si osserva con attenzione l'angolo in alto a sinistra del video, si può notare un testo che dice "Costruito interamente con immagini AI".
La formulazione dell'informativa può andare bene, ma dovrebbe essere molto più grande e più evidente per soddisfare i requisiti di Google.
Ron DeSantis avrebbe dovuto aggiungere un'informativa simile al suo spot elettorale che utilizzava l'intelligenza artificiale per generare immagini di Donald Trump che abbracciava Anthony Fauci. Ha raccolto una discreta quantità di attenzione da parte delle autorità di regolamentazione statunitensi all'inizio dell'anno.
Lo spot di DeSantis utilizza immagini false di Trump che abbraccia Fauci. https://t.co/PA74FsDea4 pic.twitter.com/2zsX01io58
- The Verge (@verge) 8 giugno 2023
La verità e la politica non hanno una grande storia, e durante la stagione delle campagne elettorali i politici tendono a esercitare la loro licenza creativa più del solito.
La linea di demarcazione tra satira politica, messaggistica e disinformazione intenzionale può diventare a volte un po' confusa. Molte persone riconoscerebbero immediatamente il video di Biden o la foto di Trump con Fauci come ovviamente non autentici.
È paternalistico nei confronti dell'elettorato dover apporre una grande etichetta "Pericolo AI!" su contenuti come questo? D'altra parte, il pensiero critico in generale non sembra tenere il passo con le capacità dell'IA.
E per quanto possiamo pensare di essere bravi a riconoscere un falso, il nostro pregiudizio di conferma è spesso dalla parte del Team AI.
Donald Trump che rappa sui suoi problemi legali è un falso facile da individuare. Che dire di un intervista telefonica di Donald Trump potenzialmente falsa su un canale di notizie online? Ora la gente non ne è più tanto sicura.
Per ora, piattaforme come Meta e X non hanno aggiunto requisiti simili per i loro annunci politici. Con l'avvicinarsi delle elezioni, probabilmente vedremo alcuni interessanti annunci politici generati dall'intelligenza artificiale che potrebbero costringerli a seguire l'esempio di Google.
